I soci dell'Associazione "Rete Sociale Guglielmi" hanno visitato ieri, sabato 26 maggio 2012, il Museo Regionale dell'Emigrazione "Pietro Conti" a Gualdo Tadino.
Accompagnati dai responsabili del Museo e dal nostro socio Carlo Grullini che è anche responsabile dell'ARULEF (Associazione Regionale Umbra Lavoratori Emigrati e Famiglie) e uno dei fondatori del Museo, abbiamo avuto la possibilità di visitare un importante "luogo della memoria" che non fornisce solo informazioni ma riesce a trasmettere anche suggestioni ed emozioni.
Per non dimenticare un pezzo importante della storia del nostro paese e per capire i fenomeni dell'oggi
L'emigrazione di milioni di italiani è stata dapprima oscurata perché disturbava l'orgoglio nazionale
E' stata poi considerata buona e contrapposta a quella cattiva di chi oggi arriva in Italia a cercare futuro
Si dice che i nostri emigranti erano richiesti e che non erano clandestini
dimenticando i mille modi utilizzati per entrare in quei paesi che non li volevano
dimenticando che solo cinquant'anni fa gli italiani morivano nel tentativo disperato di passare i valichi di Francia e Svizzera
dimenticando il ruolo avuto nella criminalità organizzata di molti paesi dove sono emigrati
Contro l'intolleranza dell'oggi vale la pena ricordare l'epoca in cui
eravamo noi i diversi, eravamo noi a turbare il paesaggio umano di città straniere, eravamo noi ad essere considerati un pericolo per l'ordine pubblico
Ricordare ci aiuterebbe non solo a capire chi adesso vive la stessa sorte nel nostro paese ma anche a non rinnegare esistenze cui dobbiamo parte dell'odierno benessere e quindi della dignità individuale
[da uno dei pannello centrali del Museo Regionale dell'Emigrazione "Pietro Conti" a Gualdo Tadino]
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